Food

Quando si parla di Dieta Mediterranea, il pensiero va subito al cibo. La parola ‘Dieta’  porta con sè un’accezione negativa, che rimanda alla privazione, al sacrificio, al regime ed alla disciplina.

Oggi può essere così. Fino agli anni 50, quando vennero condotti gli studi dal Dr Ancel Keys, fisiologo americano, che avrebbero condotto l’Italia meridionale a diventare una delle sette coorti prese a campione per il ‘Seven Countries Study’, la Dieta Mediterranea era invece l’unica dieta possibile.

Noi partiamo dalla Signora Sara, di Nicotera. Proprio da quel piccolo paese della Calabria che fu la prima coorte presso la quale, nel 1957, si iniziò a censire il regime alimentare. Partiamo da lei perchè è il testimone , nel suo lavoro e nella sua storia, in cui riconosciamo il sistema di valori per i quali la Dieta Mediterranea è stata censita Patrimonio Intangibile dell’Umanità (prot. 884/2010).

La ‘Signora Sara’  l’abbiamo ripresa mentre prepara  tagliatelle e fileja

E’ un’arzilla novantenne che ogni settimana prepara tagliatelle e fileja (pasta simile ai maccheroni) usando ancora vecchi strumenti della tradizione. La Signora Sara non solo spiega la preparazione, bensì si sofferma sulla qualità degli alimenti, la loro provenienza  e sulle norme igieniche che applica durante la lavorazione. Sottolinea l’importanza dell’aiuto del marito (che ha sposato all’età di 16 anni) durante l’asciugatura della pasta stessa, che avviene in maniera originale, considerando le piccole dimensioni della casa.

Le finestre sono aperte, si sentono le cicale frinire nel tardo pomeriggio. Il lavoro della Signora Sara inzia presto,perchè prepara per figli e nipoti, oltre che per chi le chiede aiuto ed ai quali non nega mai un piatto di pasta. Lei è l‘ospitalità e la convivialità, la condivisione ed il cibo sano. E’ l’operosità costante, la frugalità con l’uso sapiente delle materie prime, senza sprechi.

La Dieta Mediterranea è cibo e casa.